Situato a soli 18 km a nord di Lucca lungo la statale dell’Abetone verso Modena, Borgo a Mozzano è un affascinante paesino con strade lastricate a ciottoli e tre bellissime chiese antiche. E’ quasi certo che come Lucca, anche Borgo a Mozzano fosse stato abitato dagli Etruschi, anche se la comunità fu in realtà costituita dai Romani che sicuramente apprezzarono la qualità di vita offerta dal luogo. Era una cittadina libera che diede natali ad artisti, scrittori, poeti ed eccellenti artigiani, diventata famosa per la lavorazione d’oggetti d’arte di legno e ferro.
Forse il punto d’attrazione più interessante in quest’area è il Ponte della Maddalena che sovrasta il fiume Serchio, connettendo le due parti del paesino. La sua costruzione risale all’XI secolo, ma i lavori di ristrutturazione del XIII secolo furono ad opera del governatore di Lucca dell’epoca, Castruccio Castracani, che fece costruire un arco in aggiunta alla famosa struttura originaria.
Il ponte è meglio conosciuto come il Ponte del Diavolo secondo l’antica legenda che narra del capo dei muratori che fu istruito dalla gente del paese per costruire il ponte. Essendo costui un uomo di parola, si preoccupò, quando si accorse che non sarebbe riuscito a completare il ponte entro i tempi concordati. Una sera, preso dall’ansia nel mentre era a contemplare la sua opera da una sponda del fiume, gli apparve il diavolo che si offrì di ultimare il ponte al suo posto entro quella notte, se in cambio lui gli avesse consegnato l’anima del primo viandante che avrebbe attraversato il ponte non appena ultimato. L’uomo, anche se nervosamente, accettò e
all’indomani la gente di Borgo a Mozzano ebbe il suo bellissimo ponte nuovo. Ricordando della promessa fatta al diavolo, l’uomo vietò alla gente del paese di attraversare il ponte e corse a chiedere consiglio al Vescovo di Lucca. Sotto suggerimento di quest’ultimo, l’uomo, corso immediatamente al paese, mandò un maiale ad attraversare il ponte. Preso da una rabbia furiosa, il diavolo si tuffò nel fiume e mai più fu rivisto a Borgo a Mozzano.
C’è un aneddoto di Puccini a Borgo a Mozzano che racconta di lui alla guida della sua auto che, per una scommessa fatta, cerca di attraversare il ponte. Man mano però che il ponte si faceva più stretto, Puccini arrivò ad un punto in cui si vide costretto a tornare indietro, nonostante il suo disappunto, perdendo così la scommessa.
Borgo a Mozzano è anche conosciuta per la Biennale dell’Azalea, annoverata tra le principali mostre botaniche in Europa che ha come protagoniste le piante d’azalee che in quest’area crescono con una certa abbondanza.