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LA FANCIULLA DEL WEST (1907 - 1910)

Land Of PucciniLibrettisti Carlo Zangarini, Guelfo Civinini
La Fanciulla del West (1907-1910)


Antefatto: Dopo aver completato Madama Butterfly, ci vollero altri tre anni prima che Giacomo Puccini trovasse il suo prossimo soggetto. Durante questo periodo, scrisse numerose composizioni e giocò con molte idee operistiche diverse, nessuna delle quali fruibili. Viaggiò molto in quegli anni, supervisionando varie produzioni e prese parte alle prime delle sue opere. All’inizio del 1907, Puccini salpò per l’America dove il Metropolitan Opera presentava Manon Lescaut e Madama Butterfly, entrambe le opere eseguite da Enrico Caruso, come tenore principale.

Mentre era a New York, vide tre rappresentazioni di David Belasco, che aveva scritto il dramma su cui Puccini aveva basato la Madama Butterfly. Una di queste era “La Fanciulla del West” di Belasco. Puccini fu particolarmente colpito dagli effetti drammatici delle scenografie e dagli effetti, e chiese all’agente di Ricordi a New York di assicurarsi i diritti per lui. Da Marzo, tornato a Torre del Lago, provava a fare progressi con Illica su un opera riguardo la vita di Maria Antonietta.

Giacosa era morto l’anno prima e il compositore e il suo rimanente librettista erano nuovamente in alto mare. Durante una pausa nella composizione, Puccini trascorse l’estate all’Abetone a Boscolungo, e poi si trasferì a Chiari dove cominciò a lavorare a “La Fanciulla del West”, con un nuovo librettista, l’italo americano Carlo Zangarini. Fece una ricerca sulla musica dei nativi americani, trovando un libro sulle canzoni indiane che ispirarono la ninna nanna del II Atto. Nell’autunno, tornò a Torre del Lago per continuare con la nuova opera, nonostante fosse frustrato dalla lentezza lavorativa di Zangarini. All’inizio del 1908, Puccini e sua moglie partirono per l’Egitto, ma i pensieri del compositore non erano lontani dalla sua Fanciulla. Quando tornò, continuò con i suoi nuovi librettisti, ma la lavorazione procedeva molto a rilento. I primi due atti erano finiti, ma Puccini aveva richiesto una moltitudine di cambiamenti e revisioni, e Zangarini era invece fermo. A metà maggio, Puccini iniziò una collaborazione con Guelfo Civinini, un giornalista che scriveva anche poesia. Trascorsero giugno insieme a Torre, lavorando con grande pressione al fine di completare l’opera. In agosto, Puccini andò all’Abetone a Boscolungo dove provò a continuare, e nonostante le continue distrazioni degli ospiti e debilitato da piccoli malanni che lo avevano infastidito tutto l’anno, fu in grado di rivedere l’intero atto III. Settembre e Ottobre lo videro tornare a Torre del Lago, dove rivide l’atto II, e all’inizio del 1910, si sentiva a buon punto riguardo all’opera. Ad aprile aveva finito. Fanciulla fu fissata per una prima americana, e Puccini partì per New York nel Novembre 1910, per arrivare in tempo per trascorrere due settimane e preparare il cast per i ruoli. Toscanini era il direttore d’orchestra. Dal momento dell’arrivo di Puccini, la Fanciulla aveva fatto il tutto esaurito, e vennero aggiunte altre manifestazioni. La Fanciulla del West ebbe la sua prima al Metropolitan Opera a New York, il 10 dicembre 1910 e fu un trionfo.

Sinopsi: in California, durante gli anni della febbre dell’oro, 1849-1850. Minnie gestisce  un bar per i minatori, facendogli da madre, e curando il loro benessere spirituale. Lo sceriffo Jack Rance è innamorato di Minnie, ma il suo affetto non è ricambiato. I  minatori sono riuniti per una partita a carte quando Ashby, agente della compagnia Wells Fargo, arriva e racconta a Rance che sta seguendo le tracce di un noto bandito, Ramerrez. Uno straniero, Dick Johnson ( Ramerrez mascherato) entra, chiedendo un drink. Lui e Minnie si riconoscono poiché si erano incontrati anni prima, e con gran fastidio da parte dello sceriffo, i due ballano insieme. Viene annunciata la cattura di uno dei compliti di Ramerrez, e il ladro viene trascinato nel bar. Riconoscendo Johnson/Ramerrez, bluffa confessando di poterli condurre alla tana del bandito e così partono tutti, lasciando Minnie e Johnson da soli. Sapendo che soltanto lei è la guardiana del tesoro dei minatori con la sua stessa vita, abbandona il suo piano originario di rapinare il saloon e accetta l’invito di Minnie per cena nella sua casetta. Atto II: Minnie racconta a Johnson della sua eccitante vita di montagna, e poi i due si dichiarano amore l’un l’altro. Vengono però interrotti dal bussare alla porta: è lo sceriffo Rance con alcuni dei suoi uomini. Minnie nasconde rapidamente Johnson, e lo sceriffo entra per raccontarle che ha scoperto che lo straniero, Dick Johnson, altri non è che Ramerrez mascherato. Minnie li manda via e diventa furibonda con Johnson per averla ingannata. Sebbene ci sia una tempesta di neve che infuria fuori, Minnie lo manda fuori nella notte. Non appena lui se va, si sente uno sparo: lo sceriffo avendo visto Johnson allontanarsi dalla casetta di legno, lo aveva ferito. Minnie, travolta dall’amore per lui, lo aiuta a ritornare dentro e lo nasconde al piano di sopra, nel solaio. Lo sceriffo Rance ritorno e chiede di Johnson/Ramerrez. Sta per andarsene, essendo stato convinto da Minnie che Johnson non si trovava lì, quando una goccia di sangue cade proprio sulla sua mano. Disperata, Minnie cerca di barattare con lo sceriffo: giocheranno una partita a pocker e se lei perde diventerà la moglie di Rance e Johnson verrà consegnato alla giustizia. Ad ogni modo, lei vince e Johnson viene liberato. Minnie vince imbrogliando e Rance se ne va, furioso per aver perso la scommessa. Atto III: curato dall’amore di Minnie dalle ferite, Johnson la lascia e viene catturato dai minatori, che progettano di impiccarlo. Pregandoli di non raccontare a Minnie del suo destino, ma soltanto che ha trovato una nuova vita lontano, e Johnson chiede loro di far presto. Minnie arriva all’ultimo momento e prega per la vita di Johnson, ricordando ai minatori tutto quanto aveva fatto per loro, e dicendogli che il grande insegnamento dell’amore è che anche il peccato peggiore si può perdonare. Nonostante le proteste dettate dalla gelosia, di Rance, Johnson viene liberato dalla folla e lui e Minnie partono per iniziare una nuova vita insieme.

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