Librettista, Ferdinando Fontana
Antefatto: Per la prima delle opere commissionate dal suo editore, Ricordi, Puccini e il librettista Ferdinando Fontana cominciarono la loro ricerca per il soggetto nel 1884.
Edgar era basato su “Le Coupe et les lèvres” di Alfred de Musset.
Siamo a Lucca, è il 1885, Giacomo Puccini stava componendo e adeguando la musica al libretto e le sue revisioni quando Fontana gliele mandava. Successivamente Puccini continuò a lavorare sul Edgar a Sant’Antonio d’Adda, un villaggio situato sulle montagne vicino Caprino Bergamasco, per evitare il caos della vita cittadina ed essere al contempo più vicino a Fontana che non abitava lontano da lì. Dapprima scrisse l’opera divisa in 4 atti, ma in seguitola ridusse in tre.
Durante questo periodo Ricordi pagava a Puccini uno stipendio, ma era una continua lotta finanziaria dal momento che aveva una famiglia a suo carico e stava anche aiutando suo fratello più piccolo, anch’egli musicista ed aspirante compositore.
Molto lungo nei tempi di composizione, Puccini potè finalmente svelare il suo pezzo quattro anni dopo, e il 21 Aprile 1889 Edgar ebbe la sua prima mondiale al teatro La Scala di Milano, con la partecipazione dei cantanti più famosi dell’epoca.
L'azione si svolge nelle Fiandre nel 1302
Sinopsi: In un intenso triangolo amoroso, Edgar è lacerato tra il suo amore per la pura e innocente Fidelia, e la passione per la sensuale sorella adottiva Tigrana. Il fratello di Fidelia, Frank, ama Tigrana, ma lei lo disprezza. Mentre gli abitanti del villaggio lasciano la chiesa al termine della messa domenicale, Tigrana li schernisce con una canzone provocatoria, provocando la loro ira. Quando la minacciano, Edgar prende le sue difese ed impazzisce, bruciando la sua casa e annunciando la sua partenza con Tigrana in uno slancio di passione. Appare Frank sfidando Edgar in un duello. Vano il tentativo di Fidelia e del padre di ricondurlo alla calma. Frank viene ferito, Edgar e Tigrana scappano e gli abitanti del villaggio gli corrono dietro. L’atto II presenta un Edgar logorato dal rimorso per aver abbandonato Fidelia, ed essersi stancato di Tigrana. Passa un gruppo di soldati e impulsivamente Edgar si unisce a loro, riconoscendo Frank come suo capo. I due fanno pace, e Edgar si prepara a partire quanto Tigrana giura vendetta per il suo amore infedele. Nel III Atto Frank e un monaco cantano un requiem funerario per Edgar, credendolo morto in battaglia. Quando Frank narra la morte eroica del soldato, il monaco ricorda a tutti le colpe di Edgar. Infuriata, la folla va verso la bara, con l’intenzione di gettare il corpo di Edgar ai corvi, ma tutto ciò che resta è un’armatura vuota. Il monaco si toglie il cappuccio che gli cela il volto: e altri non è che Edgar! Quando Fidelia si getta tra le sue braccia, Tigrana improvvisamente riappare e la pugnala. Mentre il corpo senza vita di Fidelia cade a terra, Edgar cade su di lei dal dolore e l’assassina viene portata via dai soldati per essere giustiziata.
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