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VIAREGGIO
Diventata oggi una rinomata località balneare, questa città prende il nome dalla Via Regia, l’antica strada sulla quale la Repubblica di Lucca costruì una fortezza di difesa per i suoi cittadini ed i suoi alleati, i Genovesi, contro gli attacchi dei Pisani nel 1117.
Per secoli Viareggio rimase inabitata a causa del suo terreno paludoso, fino a metà del XV secolo, quando i Lucchesi decisero di drenare le paludi e costruire un porto per proteggersi dagli attacchi nemici via mare. Nel 1550 per rimpiazzare le precedenti fortificazioni fu costruita La Torre Matilde che oggi resta il monumento più antico di Viareggio. Contemporaneamente furono intrapresi lavori di costruzione di altri edifici, tra cui la chiesa della Santissima Annunziata. Col crescere della popolazione la chiesa fu restaurata ed ingrandita nel 1740. Dagli inizi del 1600 la città incominciò a crescere fino ad essere eletta capitale dell’area costiera. Dal 1700, diviene una città con un proprio comune. Il turismo comincia a svilupparsi a metà del XIX secolo grazie anche al clima dolce e l’emergenza degli stabilimenti balneari si fa sentire come necessità, diventando un business che prende piede sin dai primi del ‘900. Purtroppo un incendio devastante del 1917, distrusse molti di questi bellissimi edifici in legno fronte mare. Oggi la passeggiata è delineata da negozi, bar, Caffè e ristoranti e meravigliosi esempi di costruzioni in stile Liberty, art neuveau e art deco, dalla lunghissima spiaggia di soffice sabbia e giardini di palme ed oleandri. Quando nel 1921 Puccini fu costretto ad abbandonare la pace e la tranquillità della sua casa di Torre del Lago a causa dell’apertura di una rumorosissima torbiera lì nelle vicinanze, decise di trasferirsi a Viareggio . Aveva iniziato i lavori di Villa Puccini, a nord della città, nel 1919 e due anni dopo vi si trasferì. Appassionato di congegni meccanici, Puccini fu il primo in Italia ad installare nel giardino di questa casa un irrigatore automatico. Fu qui, in Via Buonarroti vicino alla pineta, in questa semplice ma elegante dimora che Puccini compose la maggior parte de la Turandot, e sempre da qui che partì per il suo ultimo viaggio a Bruxelles, nel Novembre del 1924. Oggi la villa è di proprietà privata e non è aperta al pubblico. Il caffé preferito da Puccini a Viareggio era il Caffé Margherita, un famoso ritrovo di artisti ed intellettuali della città , situato lungo la passeggiata, lato mare. La sua bellissima facciata con decori, ceramiche e dipinti in stile art deco furono una creazione di un caro amico del Puccini, Galileo Chini, che progettò la prima produzione Italiana de Il Trittico, e che più tardi lavorò a stretto contatto col compositore prima che morisse, sugli aspetti visivi della creazione di Turandot. Chini collaborò con l’architetto Alfredo Belluomini su diversi edifici lungo la passeggiata, i cui decori rifiniti a smalto le facevano rassomigliare a pietre preziose. Ancora oggi il Caffé Margherita è un punto di ritrovo molto popolare sia per turisti sia per la gente locale conservando quella stessa atmosfera di quasi cento anni fa. Nel 1873, un gruppo di giovani facoltosi di Viareggio organizzò una celebrazione speciale del Carnevale costruendo e decorando dei carri coi quali sfilarono lungo la via principale della città. Questo rituale crebbe di anno in anno fino a diventare una vera e propria espressione artistica che oggi impegna centinaia di abili artigiani, carpentieri e fabbri, per la maggior parte dell’anno. Oggi il Carnevale è diventato un evento molto popolare vantando sfilate di carri a soggetto comico e satirico, durante cinque grandi corsi che si tengono nei cinque fine settimana prima della Quaresima. Nel 2000 è stata aperta la Cittadella del Carnevale, un enorme spazio con capannoni disposti a semicerchio che funge da fucina per tutto il Carnevale.
La Cittadella comprende anche un museo del Carnevale, una scuola di cartapesta ed un grandissimo spazio per spettacoli all’aperto.
Viareggio è anche conosciuta a livello internazionale per la cantieristica navale, un’ industria dettata dalle necessità delle barche da pesca ed i vascelli da carico dell’epoca medievale. Originariamente la costruzione delle barche era basata su progetti di Serrento, maestro artigiano di Viareggio che impose il proprio stile nel corso degli anni al punto da cambiare la reputazione del porto di Viareggio per la costruzione di imbarcazioni di particolare eleganza e di grande qualità nautiche. Tra gli anni ‘60 e ’70 la domanda a livello internazionale per barche a motore di lusso crebbe talmente che Viareggio oggi è tra le maggiori produttrici di simili imbarcazioni. Un breve cammino che parte dalla parte finale a sud della passeggiata attraversando il ponte sopra il canale che conduce alla Darsena permette di intravedere uno scorcio di quest’altra faccia di Viareggio, e di ammirare alcuni tra gli yachts più prestigiosi al mondo in fase di costruzione. C’è un mercato permanente nel centro cittadino ad appena un paio di isolati dal mare, partendo da via Mazzini, che di Giovedì mattina triplica in misura e dove si possono acquistare molti prodotti gastronomici ed artigianali locali, tra cui articoli in pelle e capi di alta moda. Viareggio è anche accessibile dall’autostrada A12 la Genoa-Livorno.